I titolari di partita IVA hanno la possibilità di dedurre i costi di determinati beni. Il Testo unico in materia di imposte sui redditi (TUIR), stabilisce che siano soggette ad ammortamento le categorie di costi che risultino connesse allo svolgimento della propria attività professionale.
In base all’inerenza e all’effettivo utilizzo, tali categorie di beni si suddividono in:
- inerenti (interamente deducibili);
- promiscui (catalogati dalla legge fiscale come utilizzabili, sia per scopi lavorativi che per uso personale e, di conseguenza, deducibili solo in parte).
La possibilità di scaricare i costi riguarda anche i nuovi regimi agevolati a forfait. In ogni caso, fermo restando il principio generale dell’inerenza, è opportuno valutare ogni singola voce secondo i casi specifici, poiché le interpretazioni potrebbero essere molteplici.
Per quel che concerne le spese deducibili, le voci che più spesso vengono citate nei modelli di dichiarazione dei lavoratori autonomi sono le seguenti: mobili e macchine ordinarie d’ufficio, autovettura aziendale, computer, costi telefonici, spese alberghiere, spese di viaggio e di ristorazione, affitto degli immobili, prodotti consumer, e molti altri. Ad ogni modo, il coefficiente di ammortamento varia sempre in base all’inerenza dei beni in oggetto.
I titolari di reddito di impresa possono detrarre le spese che concorrono alla formazione del reddito.
Artisti e professionisti possono detrarre le spese relative ai beni utilizzati nell’esercizio della professione stessa.