Ticket Restaurant

Ticket Restaurant

E’ proprio così, se l’orario di lavoro non prevede una pausa per il pranzo, anche i ticket restaurant sono soggetti a imposte, concorrendo a formare il reddito sul quale è d’obbligo pagare imposte e contributi previdenziali.

La norma di legge che stabilisce che le prestazioni erogate per il pranzo siano esenti da tributi, è contenuta nell’articolo 51, comma 2, lett. C) del T.u.i.r. Secondo la norma in questione, non concorrono a formare reddito di lavoro:

“le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi, o, fino all’importo complessivo giornaliero di 5,29 euro le prestazioni e le indennità sostitutive corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad altre strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione”.

L’agevolazione fiscale vuole i favorire sia i dipendenti che non hanno a disposizione un servizio mensa, che gli imprenditori (al fine di evitare una prolungata assenza dal posto di lavoro).
L’inclusione dei buoni pasto nel reddito (alle suddette condizioni) risponde al cosiddetto principio di onnicomprensività che caratterizza il lavoro dipendente. Tale principio, sancito dall’art. 51, comma 1 del T.u.i.r., prevede che costituiscono reddito di lavoro:

“tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo, percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro.”

 
 
 

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