Le compagnie assicurative non possono applicare il premio medio, in modo omogeneo ed indiscriminato, ad ogni cliente.
La probabilità di causare sinistri, infatti, varia molto da assicurato ad assicurato, in base a dati oggettivi e soggettivi relativi al veicolo ed al conducente. L’assicuratore, pertanto, deve tenere conto delle varie propensioni al rischio, differenziando il premio in modo proporzionato alla sua effettiva intensità (premio equo).
Ricorrendo alle osservazioni statistiche del comportamento degli assicurati, vengono così costituiti determinati gruppi a caratteristiche omogenee, sulla base di una serie di parametri che incidono sulle probabilità di provocare sinistri. Dalle valutazioni di questi elementi si determinano dei coefficienti di maggiore o minore pericolosità che, applicati al premio medio, determinano la tariffa nella sua articolazione.
Dati oggettivi riguardanti il veicolo
Potenza del veicolo: è l’elemento che determina maggiormente l’entità del premio: ad un aumento della potenza corrispondono infatti sia la maggiore frequenza dei sinistri, che il costo medio dei danni.
Provincia di immatricolazione del veicolo: individua l’area di circolazione prevalente del veicolo. Alcune compagnie sostituiscono questo dato con il comune di residenza del proprietario, elemento più preciso ai fini della localizzazione del rischio.
Alimentazione del veicolo: tale dato può essere indicativo della percorrenza annua. Dalle statistiche emerge che i veicoli alimentati a gasolio, di norma posseduti da professionisti che usano l’auto per lavoro, provocano mediamente più incidenti di quelli alimentati a benzina.
Presenza di A.B.S. e di doppio AIR – BAG: viene valorizzata la sicurezza del veicolo attraverso una riduzione del premio, anche se modesta.
Dati soggettivi riferiti alla persona
Età dell’assicurato: generalmente viene posto un limite tariffario di 24 - 25 anni, al di sotto del quale si applicano sovrapremi relativi alle maggiori possibilità di compiere sinistri.
Sesso dell’assicurato: le donne giovani provocano meno incidenti dei coetanei uomini, di conseguenza il soprapremio per loro è più contenuto.
Anzianità di patente: i neopatentati provocano più incidenti.
Modalità di utilizzo dell’auto: coloro che usano l’auto per lavoro hanno maggiori probabilità di provocare sinistri, rispetto a chi la usa solo per diporto.
Identificazione del conducente unico o abituale: quando il conducente dichiarato ha caratteristiche di rischio favorevoli, viene applicata una riduzione del premio.
Bonus/Malus: rappresenta la principale forma di personalizzazione del rischio. A posteriori, in relazione all’effettivo comportamento manifestato dall’assicurato, agisce in misura determinante sull’entità del premio.
Oneri fiscali e parafiscali
Sui premi imponibili relativi all’assicurazione di responsabilità civile auto gravano un’imposta del 12,50% ed un contributo al Servizio Sanitario Nazionale per un’aliquota pari al 10,50%. Tale importo viene versato dagli assicurati alla compagnia di assicurazione.
Quest’ultima, a sua volta, li versa allo Stato in un fondo di garanzia per le vittime della strada, al fine di compensare, in via forfettaria, i costi sostenuti dalle strutture sanitarie per la cura ed il ricovero degli infortunati in incidenti stradali.