FONDI COMUNI MONETARI
I fondi comuni monetari raccolgono il denaro versato dai risparmiatori, investendolo in diversi in titoli di stato, italiani ed esteri, ed obbligazioni con vita residua inferiori ad un anno.
La durata ridotta, traducendosi in basso indice di duration, è una forma di protezione contro i rischi derivanti dall’oscillazione del tasso di interesse.
Rappresentano una soluzione alternativa alla liquidità di conto corrente: consento di percepire un piccolo interesse, ricavato dalla differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita.
Il grande vantaggio è che sono assolutamente sicuri ed, inoltre, possono essere smobilizzati in pochi giorni e tornare sul conto corrente.
I fondi monetari non devono essere considerati uno strumento di investimento a medio/lungo periodo: in questi casi, infatti, il rischio concreto è che non riescano neanche a coprire l’inflazione.
Vanno usati come forma di liquidità momentanea, oppure nel caso si avessero programmi di spesa impegnativi a breve termine.
Generalmente, non hanno costi o commissioni di ingresso o di uscita: entrare e uscire dal fondo monetario non implica alcuna spesa. E’ invece prevista una commissione di gestione: la società di gestione trattiene parte del rendimento dei titoli che fanno parte del fondo comune, in qualità di remunerazione della propria attività.
Commissioni di gestione del fondo più basse significano rendimenti più alti.
FONDI DI FONDI
I fondi di fondi sono fondi comuni che investono in altri fondi comuni, preferibilmente gestiti da società di gestione del risparmio differenti, compresi i gestori di altri Stati.
Offrono un’ampia diversificazione, non solo per quanto riguarda i gestori, ma anche in relazione ad aree, valute e prodotti.
Alcuni fondi di fondi si basano su criteri oggettivi per scegliere i fondi sui quali cui investire, basandosi ad esempio sui rendimenti passati o su precise classifiche e/o valutazioni. Altri, invece, si basano su criteri soggettivi, senza utilizzare un approccio matematico ma puntando, generalmente, sui fondi delle grandi case di gestione americane ed inglesi.
Lo svantaggio deriva dai costi di sottoscrizione: oltre alle commissioni di ingresso nel fondo di fondi, infatti, c’è il rischio che l’investitore debba pagare doppie commissioni di gestione: quelle del fondo di fondi e quelle dei singoli fondi comuni in cui il fondo di fondi investe.
Al fine di rendere più trasparenti i costi di tali prodotti, stanno nascendo fondi di fondi che applicano una commissione unica comprensiva di tutti gli elementi.